Nel mese di novembre 2012 si è tenuta la prima edizione del Laboratorio di Modellazione 3D per i Beni Culturali e l’Archeologia. Chi ha frequentato otterrà il riconoscimento di 1 credito formativo (25 Ore).
E’ un Corso di primo livello, per cui si è voluta dare, innanzitutto, una definizione di 3D per fare chiarezza sulla confusione che esiste al riguardo: sono, infatti, tantissime le tecnologie, le tecniche e gli approcci al 3D.
Entrando nel vivo dell’argomento “Modellazione”, sono stati presi in esame i principali software esistenti, esaminandone velocemente pregi e difetti: 3d Studio Max, Cinema 4d, Blender, Sketchup, etc.
Il 3D per i Beni Culturali possiede delle peculiarità uniche rispetto ad altri ambiti sia per quanto riguarda la realizzazione, sia l’utilizzo, sia lo scopo e, porre attenzione a come il nostro cervello processa le informazioni, rende ancora più chiaro quanto esso possa essere un efficace ausilio nel rendere fruibili da tutti informazioni complesse o stratificate come i Beni Culturali.
Infine, cosa deve necessariamente fare parte del bagaglio di conoscenze di chi lavora nel campo del 3D? Grafica tradizionale e fotografia sono, infatti, indispensabili per procurarsi ed elaborare le texture. Per questo si è dedicato uno spazio specifico a queste ultime, poiché soprattutto nell’ambito dei Beni Culturali, avendo spesso a che fare con degli unicum, le texture devono spesso essere prodotte interamente da chi modella.
Modellazione di semplici oggetti:
Modellazione di ceramica partendo dal disegno.
I monumenti: modellazione partendo da fotografie.
Modellazione di monumenti non più esistenti partendo da piante e confronti.
Trattamento delle immagini: dalle fotografie alle texture.
In collaborazione col Circolo Arci e l’Associazione Culturale Minerva, nonché col Patrocinio del Comune di Ravenna.
Corso tenuto da Massimiliano Montanari.